Associazione “Medici a mani nude”
L’associazione “Medici a mani nude” è un’associazione di persone, familiari di Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta deceduti a seguito del contagio da Covid-19.
Con la scelta di questo nome, si vogliono mettere in evidenza le condizioni estreme in cui hanno operato le categorie soprammenzionate perchè metaforicamente si può dire che sono state mandate in guerra senza armi.
Abbiamo assistito al lodevole impegno di tutti gli operatori sanitari nella primissima fase della pandemia, tanto da diventare un importante punto di riferimento per migliaia di pazienti totalmente disorientati e in difficoltà, per le condizioni disagiate, per la difficoltà nel reperire le mascherine e i dispositivi di protezione individuale.
All’interno dell’associazione ci sono madri e padri, mogli e mariti rimasti vedovi, figlie e figli orfani, che hanno perso una figura importante nella loro vita e nella loro famiglia.
La perdita del proprio familiare può riflettersi su due aspetti: uno economico e l’altro affettivo.
L’associazione è nata con l’intento di far sentire il dolore dei familiari, le loro ragioni e per ottenere dallo Stato il riconoscimento per quanto fatto dai “medici eroi”, cosicché la loro scomparsa sia ricordata per il coraggio, l’abnegazione, l’impegno profuso durante la pandemia nell’esercizio delle loro funzioni per tutelare la salute dei pazienti.
Uno degli aspetti da considerare è quello relativo al problema dell’assicurazione nel senso che vi è una differenza tra i medici dipendenti (medici ospedalieri) che hanno ricevuto alcune tutele tramite l’Inail (il loro ente di riferimento assicurativo) e quelli convenzionati (medici di medicina generale) che hanno come ente assicurativo ENPAM.
La differenza tra queste due categorie di medici sta nel fatto che l’ENPAM riconosce il Covid come malattia e non infortunio, negando così l’indennizzo previsto nel caso di morte per infortunio e, invece, l’Inail prevede un sussidio nei casi di decesso per infortunio.
Dott. Luigi Pinò