Bimbo di 10 mesi morto: il chirurgo recise erroneamente l’aorta durante un intervento

BIMBO DI 10 MESI MORTO ALL’OSPEDALE REGINA MARGHERITA DI TORINO PER ERRORE DEL CHIRURGO

Un bimbo di 10 mesi, affetto da una malformazione polmonare sin dalla nascita, è morto nell’ospedale Regina Margherita di Torino, il più grande e importante del Piemonte nonché una struttura ospedaliera tra le principali d’Italia, per un errore commesso dal chirurgo nel corso di un’operazione finalizzata a risolvere la problematica del piccolo.
Durante l’intervento chirurgico, il professionista che avrebbe dovuto tagliare un’arteria secondaria, erroneamente ha reciso per sbaglio l’aorta del bambino scambiandola per un vaso sanguigno.
L’intera equipe, durante la fase di monitoraggio dei parametri vitali del bambino, ha sottovalutato i valori perché si è accorta dello sbaglio solamente dopo tre ore e mezza!
Purtroppo le condizioni cliniche del piccolino erano oramai diventate abbastanza critiche e, nonostante la decisione di procedere ad un secondo intervento, il bimbo moriva la mattina seguente.
Secondo quanto è emerso dalle indagini avviate dalla procura di Torino, nel caso in esame, vi è un intreccio di responsabilità che vanno dalla
recisione dell’aorta del bambino da parte del chirurgo perché confusa con un altro vaso sanguigno alla poca attenzione prestata nella fase di monitoraggio dei valori del bambino sia prima dell’intervento chirurgico sia subito dopo.
Si è realizzata una vera e propria concatenazione causale di eventi e responsabilità che non ha lasciato via di scampo al piccolo di 10 mesi.
Ed infatti sono nove i professionisti indagati, tra cui compare anche il primario, l’anestesista ed il chirurgo.
Se è stato gravissimo aver reciso l’aorta parimenti grave è stato accorgersi dell’errore solo dopo quasi quattro ore dall’evento, perché così
l’equipe ha determinato eziologicamente un peggioramento delle condizioni cliniche e la decisione di ricorrere ad una seconda operazione non ha evitato la dipartita del bambino.

Ci potremmo chiedere come mai un chirurgo possa commettere un errore così eclatante o come sia stata posta poca attenzione nella fase
successiva all’intervento, ma non avremo mai una risposta esaustiva perché è vero che si può sbagliare, ma da professionisti a cui è aggrappata la sopravvivenza di un bambino ci si aspetterebbe un’attenzione e una dedizione al lavoro molto più serrata.

 

Dott. Luigi Pinò


Post Correlati