Errori in sala parto

Malasanità ed errori in sala parto. Ci sono argomenti che più di altri richiedono particolare attenzione perché le conseguenze di determinati errori possono avere ripercussioni gravissime ed essere la causa di danni irreversibili e, in certe ipotesi, possono cagionare persino la morte del malcapitato.

Approfondiamo il tema degli errori in sala parto.

In effetti, tutto il periodo gestazionale può essere foriero di gravi errori perché è, senza dubbio alcuno, una fase estremamente delicata tanto per la madre quanto per la vita che si sta formando nel grembo della medesima. Dunque, gli errori possono coinvolgere sia l’una sia l’altra e tanto durante tutta la gravidanza quanto durante la nascita vera a propria.

Nella stragrande maggioranza dei casi, per tutto il periodo gestazionale, la mamma suole effettuare una serie di controlli ed esami clinici volti ad accertare lo stato di salute del bambino e a monitorare la sua regola crescita. A completamento delle 40 settimane, o anche prima laddove le condizioni lo richiedessero, la partoriente dà alla luce il proprio il nascituro e, forse soprattutto in questo momento, i rischi di commettere errori dalle conseguenze invalidanti sono altissimi.

Spesso ci imbattiamo in donne che, anche senza necessità, vengono sottoposte ad un parto cesareo che potrebbe segnare negativamente la vita della giovane mamma; altre volte, problematiche risiedono in caso di parto naturale, quando ad esempio non viene monitorato il bambino e dunque si arriva ad una grave sofferenza fetale. Non mancano casi in cui i sanitari, in prossimità del parto, decidono di ricorrere a metodologie che, magari nel caso concreto, vengono praticate in modo erroneo o che, seppure tecnicamente bene eseguite, determinano gravi conseguenze sul nascituro perché effettuate in tempi errati o in circostanze non idonee.

Da questo breve prospetto, si comprende che non è possibile stilare una lista degli errori più frequenti perché i casi sono plurimi, tuttavia possiamo citarne alcuni:

  • muore il feto per ritardo nell’esecuzione del parto cesareo, quando nonostante le alterazioni sospette che si presentano dagli esami di monitoraggio, i medici presentano un atteggiamento attendista;
  • complicanze in sala travaglio che possono tradursi in danni permanenti in capo alla partoriente o sul nascituro;
  • errore nella somministrazione dell’anestesia ostetrica;
  • sofferenza fetale ipossica;
  • paralisi cerebrale del feto;
  • parto prematuro;
  • distacco della placenta.

Si pensi anche, ai casi di tetraparesi spastica dovuta a ipossia cerebrale connessa ad un distacco della placenta; o ancora, ai danni che derivano da una tardiva diagnosi di  sofferenza fetale per mancata ossigenazione del cervello.

In ipotesi come quelle che abbiamo molto brevemente indicato, il momento della nascita – che dovrebbe essere connotato da una gioia estrema-  diventa, purtroppo, foriero di un dolore che segnerà per sempre il destino delle vite che coinvolge direttamente ed indirettamente.

Il nostro studio legale, purtroppo, segue diversi casi riconducibili a errori in sala parto e vedere dal vivo la concretizzazione di detti errori funge per noi da monito per impegnarci giudizialmente ad ottenere giustizia.

Avv. Franco Di Maria                                                         Avv. Vincenza Pinò

 

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