Genitori no vax rifiutano eventuale trasfusione di sangue da soggetti vaccinati
Genitori no vax rifiutano eventuale trasfusione di sangue da soggetti vaccinati.
Al Policlinico Sant’Orsola di Bologna si è verificato un caso che ha suscitato scalpore e notevole interesse mediatico.
Un bambino di 2 anni, affetto da una grave patologia cardiaca, necessitava di un intervento chirurgico e i genitori no vax non accettavano la trasfusione di sangue se proveniente da donatore vaccinato.
La situazione è abbastanza paradossale perché da un lato troviamo il piccolino con una grave patologia cardiaca che deve essere sottoposto ad una operazione urgente e dall’altro i genitori che non prestano il loro consenso per una eventuale emotrasfusione.
Al centro di queste due posizioni inconciliabili vi è l’ospedale, che ha in cura il bambino, che pur riconoscendo il ruolo fondamentale dell’intervento chirurgico non può procedere senza la preventiva autorizzazione.
Dunque, per risolvere questa impasse, è stato necessario ricorrere al giudice tutelare per ottenere il via libera al ricovero e poi all’intervento chirurgico non più procrastinabile data l’estrema criticità della situazione.
La famiglia ha presentato una lista di volontari non vaccinati, immunizzati al covid, disposti a donare il sangue, ma naturalmente l’ospedale non l’ha potuta ritenere congrua dal momento che, nel caso della trasfusione, vi è un protocollo abbastanza rigido da seguire. Per di più, la scelta è strettamente legata al rispetto del preliminare criterio di compatibilità tra donatore e ricevente.
Il giudice tutelare di Modena, rigettando la pretesa avanzata dai genitori no vax, si è pronunciato a favore dell’ospedale ritenendo che quest’ultimo sia riuscito a fornire ogni tipo di garanzia e sicurezza per l’impiego di sangue sano in caso di necessità.
Inoltre, sotto un profilo scientifico, è stato ribadito che non vi è alcuna differenza tra il sangue dei soggetti vaccinati contro il Covid 19 e quello dei non vaccinati.
Dott. Luigi Pinò