Importanza della conciliazione in sede di ATP e la decurtazione del compenso se i CTU non adempiono

Importanza della conciliazione in sede di ATP e la decurtazione del compenso se i CTU non adempiono – Trib. Verona, sez. III, 10 agosto 2021( Giudice Vaccari).

La funzione del CTU, disciplinata dall’art. 62 del c.p.c, è quella di assistere il giudice nella risoluzione di problematiche di natura tecnica, quando il giudizio verte su argomenti che vanno oltre le sue competenze e richiedono quindi un supporto per questioni specifiche.

La nomina dei consulenti di ufficio normalmente avviene tra persone iscritte in albi speciali tenuti presso ogni tribunale, ma la scelta del Giudice può anche ricadere su esperti non inseriti in detti registri purché sia motivata ed autorizzata dal Presidente del Tribunale.

La legge Gelli- Bianco ha espressamente statuito l’obbligo di nominare un medico legale ed almeno uno specialista.

Il Collegio peritale deve dunque fornire tutti i possibili chiarimenti al giudice riguardo alle problematiche analizzate e deve predisporre una relazione finale scritta entro i termini concessi.

In sede di Accertamento Tecnico Preventivo volto alla conciliazione della lite, uno dei compiti principali affidati ai CTU è proprio quello di innescare effettivamente un tentativo di conciliazione tra le parti o – almeno- di riferire al giudice, nell’elaborato peritale, dell’impossibilità di addivenire ad una conciliazione laddove ne manchino i presupposti.

Con la pronuncia del Tribunale di Verona è stato dunque espressamente specificato che rientra nei compiti principali affidati ai consulenti anche quello di valutare se vi siano le condizioni per poter far conciliare le parti del giudizio e qualora non vi provvedano, è stato previsto/ribadito che deve essere ridotto il compenso spettante al CTU.

Dott. Luigi Pinò

 

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By Published On: Novembre 9th, 2021Categories: Flash NewsTags: ,

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