In Italia primo trasporto a temperatura controllata di un cuore destinato a trapianto su un bambino

IN ITALIA PRIMO TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA DI UN CUORE DESTINATO AD ESSERE TRAPIANTATO SU UN BAMBINO

È stato effettuato in Italia il primo trasporto a temperatura controllata di un cuore che doveva essere trapiantato su un bambino.
Rispetto al passato in cui questa tipologia di intervento era usata su persone adulte, ora è stata possibile effettuarla anche sui bambini.
Il trasporto dell’organo non è stato fatto con il metodo tradizionale, ma con la tecnica della temperatura controllata perché tale procedura è volta a garantire al meglio l’integrità del cuore così da evitare il suo deterioramento.
Vediamo brevemente come funziona questa modalità di trasporto.
Il cuore viene immerso in cui contenitore ricoperto di ghiaccio secco all’esterno per mantenere la temperatura costante ed evitare un eccessivo raffreddamento in modo da non danneggiare l’organo.
La novità introdotta è la temperatura costante (5 gradi) lungo tutto il percorso per non compromettere l’integrità dell’organo, mentre quando si scende al di sotto dei 2 gradi è stato accertato che si danneggino alcune cellule dell’organo e ciò alcune volte avviene col trasporto tradizionale.
Questo sistema della temperatura costante è stato già sperimentato in Europa, mentre in Italia solo in questi giorni l’Ospedale Bambino Gesù di Roma per la prima volta ha adottato questa tecnica per trasportare l’organo che dovrà essere trapiantato sul minore.
L’Ospedale Bambino Gesù, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha deciso di investire nella ricerca e nelle tecnologie più avanzate non solo per la carenza di organi a disposizione e per la necessità di coprire lunghe distanze, ma anche per dare una speranza a quelle famiglie che attendono da anni per un trapianto.

 

Dott. Luigi Pinò


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