Irradiava erroneamente il seno sano a fronte dell’area malata: condannato radioterapista

CONDANNATO IL RADIOTERAPISTA CHE HA IRRADIATO ERRONEAMENTE IL SENO SANO A FRONTE DELL’AREA MALATA

È molto recente la notizia di un caso di “malpractice sanitaria”, così definita dai giudici della Corte dei Conti della Regione Puglia, accaduto ad una donna affetta da un tumore al seno destro.
In particolare, la signora, dopo aver scoperto di essere affetta da neoplasia mammaria, si rivolgeva alle cure dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, ove veniva effettuato l’intervento chirurgico consistente nell’asportazione completa del seno destro.
In seguito alla rimozione chirurgica, l’iter clinico assistenziale prevedeva 8 cicli di chemioterapia e diverse sedute terapiche. Fin qui nulla di strano.
La realtà dei fatti, però, si caratterizza per un’imperdonabile leggerezza del radioterapista che condizionava inevitabilmente il futuro clinico dell’assistita.
Purtroppo, dopo la rimozione chirurgica del seno destro, il responsabile dell’Unità di Radioterapia del nosocomio di Bari, erroneamente irradiava la parte sinistra del torace esente da tumore.
Ribadiamo che le cellule neoplastiche avevano colpito la mammella destra e non quella sinistra!
La scelta errata del radioterapista ha inevitabilmente compromesso le condizioni cliniche della paziente, inficiando così la possibilità di eliminare di fatto eventuali tracce di cellule tumorali ancora in circolo dopo l’intervento chirurgico.
La radioterapia e quindi l’uso di radiazioni ionizzanti ad alta energia, aveva interessato la parte sana e dunque veniva meno qualsivoglia effetto curativo della stessa, con tutte le conseguenze negative del caso.
La signora incardina va un’azione civile volta alla richiesta del risarcimento del danno per i postumi subiti e subendi.
Difatti, il caso di malasanità risale al 2013 e finalmente nel Marzo 2023 la procura della Corte dei Conti della Regione Puglia, appurato che le cure si erano focalizzate sulla parte sana ed accertata giudizialmente la responsabilità del professionista per i postumi occorsi alla giovane donna, ha chiesto la condanna del responsabile dell’Unità Radioterapica di Bari dell’epoca al risarcimento di 25.000 euro.

Alla luce di quanto suesposto, indipendentemente dal risarcimento del danno liquidato in favore della signora affetta da tumore mammario, è evidente che appare francamente choccante riscontrare con quanta leggerezza alcuni professionisti svolgono la propria attività, compromettendo definitivamente la possibilità di guarigione della paziente.

 

Dott. Luigi Pinò


Post Correlati