Nasce figura del terapista aziendale: così i dipendenti possono superare momenti di difficoltà e ristabilire equilibrio

NASCE LA FIGURA DEL TERAPISTA AZIENDALE PER PERMETTERE AI DIPENDENTI DI SUPERARE ALCUNI MOMENTI DI DIFFICOLTA’ E RISTABILIRE UN CERTO EQUILIBRIO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA STESSA

Il terapista aziendale è la nuova figura professionale che sta diffondendosi all’interno di sempre più numerose aziende.
Il terapeuta aziendale ha il compito di supportare i dipendenti sotto un profilo psicologico, riuscendo a far sì che il personale possa liberarsi da ansie da prestazione legate a nuove modalità lavorative (smart working), a superare i continui stati di tensione, ad intervenire sulle relazioni con i colleghi e sugli effetti che i cambiamenti organizzativi possono determinare sul benessere psicofisico dei lavoratori.
Prima dello scoppio della pandemia poche erano le aziende che prevedevano all’interno dell’organigramma questa figura e quelle rare eccezioni erano considerate all’avanguardia.
Oggi, invece, la situazione appare profondamente cambiata ed infatti sempre più aziende stanno mettendo al primo posto la salute psicofisica dei propri dipendenti e stanno assumendo al loro interno questa nuova figura professionale.
Nel corso della prima parte della pandemia nei lavoratori, in generale, e nei dipendenti di alcune società, in particolare, sono state riscontrate numerose difficoltà ad accettare lo svolgimento dell’attività lavorativa mediante lo smart working, perché era insito in molti lo stress da ansia da prestazione.
Tuttavia nell’ultimo anno, invece, si è registrato un certo calo motivazionale dovuto ad un senso di frustrazione e di fallimento avverso le difficoltà della vita che sta interessando sempre più lavoratori.
Ecco perché molte aziende, piccole e non, stanno implementando il personale organico assumendo anche il terapeuta aziendale.
All’interno degli ospedali, ancora oggi, questa figura professionale non è diffusa ma non vi è dubbio che il personale sanitario rientra certamente nella categoria professionale che merita di ricevere questo specifico supporto.
Non resta che augurarsi che le aziende ospedaliere prendano esempio da altre realtà per poter avvalersi anche loro di una valida figura di supporto psicologico.

 

 

Dott. Luigi Pinò


 

 

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