Partorisce dopo trapianto dell’utero di donatrice deceduta: primo caso in Italia
Partorisce dopo trapianto dell’utero di donatrice deceduta: primo caso in Italia
PRIMO CASO IN ITALIA DI UNA DONNA CHE PARTORISCE UNA FIGLIA DOPO IL TRAPIANTO DELL’UTERO RICEVUTO DA DONATRICE DECEDUTA
Si è verificato a Catania e, in particolare, all’ospedale Cannizzaro un evento eccezionale ossia il parto di una donna alla quale era stato trapiantato l’utero da solo due anni.
La donna era nata senza utero in seguito ad una malformazione congenita e, successivamente, era stato prelevato l’organo da una donatrice deceduta per impiantarlo su di lei.
In simili casi, il parto rappresenta un fenomeno abbastanza raro tanto da verificarsene sei in tutto il mondo.
La giovane madre ha effettuato il trapianto nell’agosto del 2020 nell’ambito di un progetto sperimentale gestito dal Centro Nazionale dei Trapianti, ha intrapreso con il compagno un percorso di fecondazione assistita grazie al quale è rimasta incinta ed è riuscita a portare a termine con successo la gravidanza.
Naturalmente la giovane donna è stata seguita in questo percorso da un’equipe specializzata in grado di monitorare le condizioni cliniche della gestante quotidianamente, ed adeguare, man mano, la terapia immunosoppressiva.
Indispensabile è stato il supporto assistenziale anche nel momento in cui la futura partoriente ha contratto il Covid.
Inizialmente la gestante ha portato avanti la gravidanza senza grossi problemi, ma dopo essere risultata positiva al virus Sars Covid 19 e, soprattutto, dopo la comparsa della sintomatologia febbrile, l’equipe medica ha deciso di effettuare un cesareo per permettere la nascita della bambina, nonostante non avesse raggiunto le 38 settimane di gravidanza.
Questo evento straordinario, dopo solo 2 anni dal trapianto dell’utero, accende una nuova speranza in tutte quelle donne prive di utero perché è stato dimostrato che l’azione combinata tra la medicina dei trapianti e la donazione degli organi ha permesso di raggiungere quest’incredibile risultato.
Dott. Luigi Pinò
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