Pillola Molnupiravir anti Covid-19
La pillola antivirale Molnupiravir, prodotta dal colosso americano Merck in collaborazione con la Ridgeback Biotherapeutics, è la soluzione ideata per essere somministrata oralmente, è stata approvata nel Regno Unito con effetti sorprendenti sui pazienti che hanno contratto il covid in forma lieve.
Da uno studio effettuato, prima della procedura inerente all’autorizzazione per essere messa in commercio, emergevano risultati sorprendenti poiché il virus era meno incisivo e incontrava alcune difficoltà nella riproduzione all’interno dell’organismo, con una diminuzione di ricoveri e una minor pressione sugli ospedali, con un minor numero di decessi nei pazienti adulti con Covid in relazione ad una minor incisività del batterio.
La Mhra(Agenzia Britannica del farmaco),ha approvato l’impiego della pillola Molnupiravir, poiché è in grado di ridurre la percentuale di ospedalizzazione e morte nei pazienti colpiti da forme lievi di Covid, anche laddove soffrano di alcune comorbilità (obesità, cardiopatia, diabete) o abbiano un’età superiore a 60 anni.
I responsabili della casa produttrice sono favorevoli ad una completa distribuzione anche nei paesi meno sviluppati, poiché nei casi di forma lieve è un buon antidoto contro la diffusione della pandemia.
Si tratta sicuramente di una nuova “forma di protezione” per i casi più lievi e seguiranno altri studi per comprenderne l’efficacia nei soggetti colpiti più gravemente dal covid.
Dopo la pronuncia favorevole in Inghilterra, si attende ora la risposta positiva negli altri paesi, per consentirne l’uso a tutte le popolazioni disagiate con l’obiettivo così di ridurre il numero di decessi e l’impatto del virus.
A livello internazionale, tuttavia, il farmaco dovrà essere ancora definitivamente approvato da altri enti regolatori internazionali, come (Fda= Food and Drug Administration= Agenzia statunitense per gli alimenti e i medicinali) e (Ema= Agenzia Europea per il Farmaco), prima di poter essere immesso in commercio.
Siamo certi che detta pillola segnerà un nuovo approccio alla cura terapeutica e verrà, senza dubbio, emulato anche dalle altre case farmaceutiche.
Dott. Luigi Pinò