Pronto soccorso, medicina d’urgenza e 118 – Manifestazione per carenze strutturali e di organico

Manifestazione a Roma per le carenze strutturali e di organico inerente al pronto soccorso, alla medicina d’urgenza e al 118.

Pochi giorni fa in piazza Santi Apostoli a Roma, si è svolta una manifestazione promossa dall’associazione SIMEU (Società Italiana della Medicina di emergenza-urgenza) per porre l’attenzione sulle carenze strutturali e di organico sia in pronto soccorso, sia nel reparto di medicina d’urgenza e sia tra gli operatori del 118.

Dalle testimonianze rese da alcuni medici del pronto soccorso, emergono condizioni di lavoro insostenibili dovute principalmente alle carenze di personale disponibile; sempre meno specializzandi infatti sono attratti dalla possibilità di lavorare in medicina d’urgenza, forse anche a causa dei ritmi di lavoro molto serrati.

In questo modo, il rischio concreto è il collasso del sistema poiché la mancanza di personale, in questi reparti, a lungo andare potrebbe determinare, o quasi certamente creerà, una minore qualità del servizio offerto con ripercussioni negative anche sulla salute dei cittadini.

Dunque, la Società Italiana della Medicina di Emergenza e Urgenza chiede principalmente di cambiare l’organizzazione, il pronto soccorso non dovrebbe occuparsi anche dei casi minori, puntando invece sempre più sui medici di base, in modo da determinare condizioni migliori di lavoro e quindi far suscitare l’interesse dei neolaureati verso questi reparti.

Il grido d’allarme lanciato dai medici si spera possa giungere alle autorità competenti affinché adottino dei correttivi per realizzare un’inversione di tendenza.

La pandemia ha ulteriormente messo a dura prova gli operatori sanitari, anche se le condizioni in cui operavano prima non erano certamente rosee.

Tuttavia l’emergenza sanitaria ha messo in risalto la capacità, la prontezza, la dedizione e la professionalità nell’affrontare la situazione anche in condizioni precarie.

 

Dott. Luigi Pinò


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