Trasmissione della variante Omicron e ricoveri bambini al Bambin Gesù di Roma e al Meyer di Firenze

Fotografia sulla trasmissione della variante Omicron e sui ricoveri di bambini fornita dagli ospedali pediatrici Bambin Gesù di Roma e Meyer di Firenze.

Un dato allarmante è dato dall’incidenza sempre più massiva della variante Omicron anche tra i bambini e ciò desta molta preoccupazione dal momento che la gran parte di essi non è vaccinata.

Il quadro della situazione in generale ci viene fornito da due eccellenze italiane nell’ambito pediatrico: l’ospedale Bambin Gesù di Roma e l’ospedale Meyer di Firenze.

L’ospedale capitolino ha già registrato a partire dal mese di novembre un incremento di ricoveri e recentemente è stato raggiunto un nuovo picco, probabilmente causato dalla variante Omicron.

Secondo gli esperti dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma sono i bambini al di sotto degli undici anni ad essere maggiormente vulnerabili proprio perché sono per la stragrande maggioranza non vaccinati e spesso vengono colpiti sia dal covid che dai virus e ,in alcuni casi, è necessario persino il ricovero in terapia intensiva.

Anche per i più piccoli, al fine di limitare il contagio, le raccomandazioni degli esperti sono sempre le stesse: ricorrere alla vaccinazione, adottare comportamenti responsabili, usare i dispositivi di protezione individuale, igienizzarsi continuamente le mani e rispettare il distanziamento interpersonale.

Giova chiarire che nonostante l’aumento dei ricoveri, l’ospedale Bambin Gesù ancora riesce a gestire la situazione grazie all’incremento dei posti letto adibiti a pazienti Covid e al lodevole impegno del personale sanitario, volto a non bloccare gli interventi chirurgici stabiliti e le visite già programmate.

Un’altra analisi della situazione attuale è stata fornita dall’altra eccellenza italiana in ambito pediatrico, il Meyer di Firenze.

Il primario dell’ospedale Meyer di Firenze, pone l’attenzione sul numero di ricoveri quasi raddoppiato in pochi giorni e sugli effetti della malattia che possono durare per vari mesi.

Il direttore non è preoccupato dai ricoveri dei bambini per covid, ma dalle possibili conseguenze che potrà determinare il virus contratto nel sistema immunitario dei più piccoli.

I sintomi presenti nei bambini ricoverati sono: l’affaticamento, l’astenia (stato generale di debolezza per la riduzione o la perdita della forza muscolare) e una malattia infiammatoria multi-sistemica (MISC).

La MISC è una malattia infiammatoria multi-sistemica attraverso cui vengono danneggiati i vasi sanguigni ossia va a determinare un malfunzionamento del sistema immunitario, che continua a produrre una risposta al virus, anche se non è più presente.

Nei bambini colpiti da covid si riscontrano alcuni problemi come la miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco derivata da infezione virale o batterica), la nefrite (infiammazione del rene), oltre a complicanze neurologiche e cardiovascolari.

La somministrazione del vaccino è importante non tanto per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge come inizialmente sostenuto, ma per proteggere i bambini stessi.

La campagna di vaccinazione tra i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, non riesce a decollare a causa di una sempre più diffusa preoccupazione dei genitori e l’inevitabile scetticismo nei confronti del vaccino che alcuni ancora mostrano, ma ci auguriamo che ben presto ci si affidi al sapere della scienza e ci si lasci guidare dalle parole degli esperti.

 

 

 

Dott. Luigi Pinò


By Published On: Febbraio 7th, 2022Categories: Flash NewsTags:

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