Utilità o meno del bollettino Covid giornaliero
Utilità o meno del bollettino Covid giornaliero.
Uno strumento di trasparenza da parte delle istituzioni verso la cittadinanza è rappresentato dal bollettino giornaliero relativo al monitoraggio dei casi covid.
A tal riguardo, specialmente negli ultimi tempi, forse anche a causa del picco di contagi, è nato un dibattito sull’utilità e sulla necessità o meno di divulgare giornalmente questo prospetto.
Secondo alcuni, tra cui l’infettivologo Bassetti e il sottosegretario Andrea Costa, non sarebbe utile, mentre secondo altri, tra cui, il dott. Pierpaolo Sileri, la comunicazione trasparente dei dati è doverosa nei confronti dei cittadini ed è necessaria se accompagnata da un’adeguata interpretazione dei dati.
Secondo il prof. Roberto Battiston, docente dell’università di Trento, sarebbe meglio effettuare una rilevazione dei dati sui contagi settimanalmente rispetto a quella quotidiana, perché se i dati non si discostano tanto da quelli comunicati il giorno prima, non è possibile comprendere e percepire al meglio la progressione della situazione; mentre se invece il report venisse fatto a distanza di sette giorni, coinvolgendo un arco temporale più lungo, si potrebbe avere una più attendibile analisi della situazione.
Ci sono anche posizioni più morbide secondo cui andrebbero conteggiate solo le persone sintomatiche o quelle ricoverate in ospedale, oppure solo le persone positive tralasciando il ricovero.
Persino l’OMS invita tutti i paesi a diramare il bollettino Covid ufficiale per capire l’evoluzione del virus in tutto il mondo.
Ha in parte ragione l’infettivologo Bassetti quando dichiara che i bollettini giornalieri creano uno stato di allarmismo e di ansia nei cittadini, ma parimenti ha ragione anche il Sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, quando considera che il report giornaliero rappresenta lo strumento di trasparenza delle istituzioni e di chi di dovere nei confronti del cittadino per dare informazioni sulla situazione attuale.
Non vi è alcun dubbio che questo monitoraggio ha il fine di sensibilizzare la popolazione rispetto ad un problema che affligge l’Italia (e non solo) nell’ambito sanitario, in quello economico, in quello dei trasporti, del turismo, insomma in ogni campo.
Allora non resta altro che augurarci una massiva adesione alla campagna di vaccinazione da parte di tutti, grandi e piccini, compresi gli adolescenti, perché abbiamo avuto la dimostrazione della capacità del batterio di diffondersi più facilmente nei soggetti non vaccinati; non si ha altra scelta se vogliamo evitare nuovamente il collasso del sistema sanitario per l’aumento significativo dei contagi.
Dott. Luigi Pinò